Macro wild life: la nuova sfida fotografica di Renato Vella

Anche oggi vi porterò dentro il mondo animale, visto da un’ottica diversa attraverso la Macro Fotografia.
Nel servizio di oggi voglio parlarvi, di alcuni animali tipici in via d’estinzione. In particolar modo sono stati due tipi di animali, che mi hanno colpito con il loro fascino e modo di far catturare l’attenzione quando li fotografavo. Gli animali in questione sono: il serpente, e il riccio. Il serpente nella cultura Cristiana, è rappresentato come simbolo di “astuzia”, poiché incita l’uomo al peccato (alla non evoluzione), e quindi con il suo essere astuto, è riuscito a farmi concentrare su di se, nonostante tutto riusciva a stare fermo, è riuscito a farsi fotografare in diverse angolazioni.

Il riccio ha un carattere piuttosto solitario e riservato e necessita dei suoi spazi per vivere tranquillo. Animale notturno, durante il giorno dorme fino a 12 ore continuative. La particolarità che mi ha colpito del riccio, è stata quella di vederlo correre nella scenografia che c’era allestita, e devo dire che non era neanche facile da poter fotografare, perché non riusciva a stare fermo, o per lo meno in quei pochi secondi che stava fermo, dopo un po’ riusciva a fuggire. È un’animale anch’esso molto bello e particolare. Ha il muso appuntito, gli occhi grandi e vivaci, le orecchie piccole e tondeggianti. Il muso e il ventre sono ricoperti di peli marrone chiaro quasi giallastri, mentre la parte superiore è caratterizzata dalla presenza di aculei della lunghezza di 25 mm e dello spessore di 1 mm.

Quello che mi sono portato dietro questo seminario sulla Macro fotografia, è stato l’aver visto dei vari animali in via d’estinzione, e in particolar modo l’aver sconfitto la paura (per quei pochi minuti), e di esser riuscito a fotografare un serpente dal vivo. Anche il riccio con il suo modo di fare, è riuscito a farmi concentrare su se stesso e di esser riuscito a fargli delle foto, nonostante era in continuo movimento. Gli animali che avete visto in questo articolo, sono stati fotografati con un obbiettivo Macro, un obbiettivo adatto per questo tipo di foto, proprio perché serve a catturare ogni minimo dettaglio e particolarità. Un grazie particolare va al maestro di fotografia Giò Amico, che è riuscito a spiegarci come funziona questo mondo così, ovvero il mondo della macro fotografia.

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