Appalti pilotati e corruzione in provincia di Agrigento: 5 gli arresti e 13 gli indagati eccellenti. La Procura di Agrigento ha avviato un’indagine su alcuni dei più importanti appalti pubblici del territorio. Una serie di perquisizioni sono state eseguite in alcune ditte ed imprese edili della provincia, constatando una serie di appalti pilotati con il versamento di mazzette alquanto consistenti pagate per l’aggiudicazione dei lavori. Hanno subito una perquisizione e ricevuto un avviso di garanzia il segretario particolare Giovanni Campagna dell’On. Di Mauro, il sindaco di Maletto Giuseppe Capizzi. Tra loro, anche un avvocato, alcuni ingegneri e alcuni ex dirigenti dei comuni di Ravanusa e di Licata. Tra gli indagati risulta esserci un personaggio la cui identità è stata celata con omissis.
L’inchiesta sembra il prologo di un’azione che sembra essere dirompente poichè sembra seguire uno schema criminale che coinvolge quasi tutta la Sicilia, probabilmente aiutato da dichiarazioni di chi il sistema lo conosce bene. Cinque sono gli arresti convalidati. In carcere sono finiti Diego Caramazza, 44 anni, e Luigi Sutera Sardo, 58 anni (ex assessore di Favara ed ex consigliere provinciale), entrambi di Favara. Gli arresti domiciliari invece sono stati dati a Sebastiano Alesci (ex dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale di Ravanusa), 67 anni, di Licata. Ai domiciliari anche Carmela Moscato, 65 anni e Federica Caramazza, 36 anni, rispettivamente mamma e figlia. Ad eseguire il provvedimento sono stati gli agenti della Squadra mobile di Agrigento agli ordini del vicequestore aggiunto Vincenzo Perta. I reati contestati sono corruzione, ricettazione, turbativa d’asta.
Secondo la procura di Agrigento, tra gli appalti pilotati grazie al pagamento di tangenti ci sarebbero i lavori di manutenzione straordinaria della strada provinciale 19 Salaparuta-Santa Margherita Belice, la riqualificazione e la ristrutturazione dello stadio “Dino Liotta” di Licata. Ancora, i lavori di ristrutturazione ed automazione per l’ottimizzazione della rete idrica del Comune di Agrigento (primo stralcio) con stazione appaltante Aica per un valore di oltre 37 milioni di euro.
Appalti pilotati e corruzione in provincia di Agrigento: 5 gli arresti e 13 gli indagati eccellenti. L’inchiesta non si ferma qui perchè alcune perquisizioni sarebbero state eseguite anche nel catanese, nel leccese, nel trapanese, a Ravanusa e Canicattì. Per tutti i coinvolti vige la presunzione di innocenza e l’inchiesta è ancora in una fase iniziale.